«Quando una donna mira al cuore di un’altra donna raramente manca il bersaglio»: è di certo questa la frase più celebre, nonché la perfetta sintesi de Les liaisons dangereux di Choderlos de Laclos, in cui la pura ed innocente Madame de Tourvel cade vittima del perfido capriccio della Marchesa de Merteuil e del Visconte di Valmont. Il romanzo francese presenta, per la trama, la vicenda nonché per la stessa psicologia dei personaggi, diverse affinità con un capolavoro jamesiano,The Wings of the Dove ( Le ali della colomba). in cui a cadere vittima della coppia nera degli amanti londinesi Kate Croy e Merton Densher è Millie Theale, la bianca e radiosa colomba americana.
Henry James
Pueri aeterni. Hillman, James, Mann
Nel suo saggio Puer e Senex ( in edizione italiana nel volume Puer aeternus,Adelphi 1999), James Hillman analizza gli aspetti dell’archetipo junghiano del puer, ovvero della parte infantile della divinità: intelligente, amante degli scherzi, vivace e imprevedibile ma anche inafferrabile e distante, amato da tutti ma incapace di amare, dunque condannato- paradossalmente- alla solitudine.Le sue principali incarnazioni sono Ermes ed Eros (ma anche Narciso e Icaro). Il puer aeternus è, per definizione, fuori dal tempo, inalterabile, e non conosce il mutamento della discesa, cioè della crescita: è al di fuori dei confini del regno di Cronos, cioè di Saturno, il vecchio re malato e prossimo alla morte; eppure entrambi, secondo Hillman, danno vita ad un archetipo bifronte, in una sorta di coincidentia oppositorum la cui distinzione sarebbe esclusivamente frutto della nostra modalità conoscitiva critica (che non può fare a meno, cioè, di categorizzare e distinguere).
Sub specie archetypi proporremo dunque qui l’analisi di due notissime opere di Thomas Mann ed Henry James: Morte a Venezia e Giro di vite.