Letteratura inglese

La sentenza di Sibilla. Petronio, Eliot, Dürrenmatt

sibilla_persica«Tu ne quaesieris, scire nefas»; non chiedere cosa sarà domani, perché saperlo è sventura. Lo sanno bene la Sibilla, la Pizia e le altre loro sorelle,che qui vedremo vecchie, ammalate e stanche di profetizzare ciò che mai è nuovo sotto il sole, e che forse per questo pietosamente confondevano nel vento, tra le foglie levi ,i loro responsi, perché «solo la non conoscenza del futuro ci rende sopportabile il presente.»

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Indovina chi viene a cena. Mozart/ Da Ponte e Charles Dickens

«Don Giovaaaanni/, a cenar teco/ m’invitaaaasti/ e son venuto»:  scommetto che neanche avete fatto in tempo a leggere il titolo del post che già la voce del Convitato di pietra risuona potente al vostro orecchio; tuttavia, il  seduttore impenitente non è l’unico ad aver ricevuto una visita inattesa, che (invano) gli offrirà l’occasione di pentirsi dei suoi peccati e di cambiare vita; anche un altro famoso personaggio vedrà comparire alla sua porta uno spettro che gli offrirà una speranza di redenzione, con un epilogo, fortunatamente per lui, del tutto diverso dalla sorte toccata al dissoluto punito.

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Omnia vicit Amor. George Orwell e Czesław Miłosz

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.Il titolo di questo post, lo dichiaro subito,  è volutamente ingannevole- e il sospetto vi sarà venuto, dato che  questi due immensi autori non sono certo noti per la loro inclinazione al sentimentalismo. Pure,nelle loro opere  entrambi d’amore parlano, e profusamente; quella con il Potere totalitario, soprattutto di matrice sovietica,  è una storia d’amore che nasce dall’odio o che nell’odio si riconverte, e che ci viene raccontata qui in due  tra le sue infinite varianti- l’Amore conosce molte strade- che attraverso un cammino tortuoso, irto di sofferenze e pericoli,  finiscono  per condurre al medesimo epilogo.

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Delitto e castigo. Oscar Wilde e Alan Turing

 

Londra come Atene, duemilatrecento anni dopo (circa). Due figure determinanti  nell’identità culturale dell’Occidente colpite a morte  accusate e perseguite per immoralità e corruzione dei giovani, le stesse accuse rivolte a Socrate. Nel cuore stesso della democrazia occidentale.

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Il cavallo stramazzato. George Orwell e Israel Singer

Nelle opere di questi due terribili scrittori,  le storie di due vittime designate della Grande Menzogna, simbolo di tutti gli innumerevoli innocenti che di buon grado hanno pagato il proprio tributo di sangue all’Idea. Sacrificarsi fino allo spasimo in nome del grande ideale della libertà e della giustizia sociale: questo il loro unico torto, che li porterà a negare l’evidenza fino al momento estremo, quando il velo di Maya si squarcerà rivelando solo miseria, lacrime e desolazione- e una vita, milioni di vite, sacrificate inutilmente.

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Le relazioni pericolose. Georges Simenon e Josephine Hart

 

Il titolo di questo post può forse trarre in inganno:  non sono Simenon e la Hart ad avere avuto una liaison dangereuse , anche se sono certa che l’impunitissimo scrittore belga non avrebbe certo disdegnato ;-).Entrambi, però, si occupano di questo tema   in due notissimi romanzi.

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